Cipresso
(Cupressus Macrocarpa Goldcrest)

Famiglia: Cupressaceae
Genere: Cupressus
Nome comune: Cipresso
CONIFERE

Conifera originaria dell’America Settentrionale, si distingue per la colorazione del fogliame che in estate assume una colorazione gialla intensa. Preferisce una esposizione soleggiata e si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno. La chioma si presenta piramidale con accrescimento molto rapido ed altezza massima di 8 m e circonferenza alla base di 3 m. Questa cultivar è particolarmente utilizzata per adornare giardini e parchi, oltre che per siepi dall’aspetto inusuale. Non teme vento e salinità, ma non sopporta ristagni idrici, quindi innaffiare con moderazione.

Come coltivare il Cipresso

Il Cipresso, dal nome botanico Cupressus Macrocarpa Goldcrest, è una cultivar appartenente alla famiglia delle Cupressaceae, importata dall’America Settentrionale. È caratterizzato da una crescita rapida e presenta una forma piramidale che tende ad allargarsi con l’età. Le foglie sempreverdi sono di un intenso giallo oro ed emanano un piacevole odore di limone. L’esposizione alla luce può essere a pieno sole o parziale. Ha una buona resistenza alla salinità e sopporta temperature minime che oscillano tra -6/-1°C. Il cipresso è particolarmente diffuso come pianta ornamentale nei giardini e nei parchi.

Come piantare il cipresso

Per un’ottimale coltivazione del cipresso possono essere utilizzate diverse tipologie di terreno come quello gessoso, argilloso o quello sabbioso. I periodi migliori per l’attecchimento della pianta coltivata in vaso sono a fine metà primavera o a fine estate. In questa fase, è consigliabile l’utilizzo della pomice (in piana grossa), in virtù della sua capacità di drenaggio e fornitura di ossigeno per le radici. Durante lo stadio di stasi vegetativo (dicembre o gennaio), si possono eseguire operazioni come piegature o filature.
È consono compiere la prima annaffiatura arricchita di acidi umici e amminoacidi, per poi ripeterla a distanza di 15/20 giorni. Successivamente, bisognerebbe compiere con frequenza regolare, delle nebulizzazioni alla chioma per evitare che possa disidratarsi.
Nella fase di crescita è consigliabile eseguire delle concimazioni a base di solfato di potassio in grado di aumentare il livello di resistenza della pianta. Una leggera potatura, eseguita a maggio e a settembre, contribuisce all’irrobustimento dei rami laterali che andranno ad infoltire la chioma.

Parassiti e malattie

Il cipresso può essere attaccato da parassiti e insetti che sono molto pericolosi per la pianta. Tra gli insetti più temibili riscontriamo i coleotteri scolitidi che si alimentano scavando fori e gallerie sotto la corteccia, provocando il disseccamento del tronco e dei rami. Ci sono poi gli afidi che colpiscono generalmente i cipressi coltivati nelle siepi: questi vanno a prelevare la linfa dalla pianta comportando un disseccamento vegetativo. Per eliminare queste problematiche si consiglia l’utilizzo di prodotti antiparassitari.

Come fare se il cipresso è secco?

Il cipresso Macrocarpa Goldcrest può essere colpito dal “cancro corticale”, causato dal fungo Seiridium cardinale, in grado di apportare anomalie alla corteccia. Le piante affette da questa problematica sono riconoscibili sia per la presenza dei cancri stessi (che si manifestano inizialmente con pustole nerastre), sia per gli arrossamenti e disseccamenti di alcune zone della chioma. Il fungo agisce in autunno e a inizio primavera, favorito dall’umidità stagionale. Per prevenire l’infezione, occorre preservare la pianta da eccessive cessioni di azoto e recidere i rami affetti da cancro, ponendo attenzione a disinfettare poi gli attrezzi utilizzati per il taglio. È consigliabile anche compiere degli interventi preventivi, in autunno e in primavera, con specifici prodotti per la prevenzione di tale avversità.