Evonimo
(Euonymus Japonica Bravo)

Famiglia: Celastraceae
Genere: Euonymus
Nome comune: Evonimo
CESPUGLI

L'Euonymys Japonica Bravo, o più semplicemente Evonimo, è un arbusto sempreverde con origine in Francia. Resiste a circa – 8 gradi e gradisce esposizioni alquanto soleggiate, tollera la salinità, il portamento è compatto con crescita media. Può raggiungere 2 metri di altezza e larghezza. Si lascia sagomare a piacere, le foglie sono ovali di colore verde scuro al centro e bianco ai margini.Le piante adulte in tarda primavera emettono un fiore non appariscente di colore verde e dopo matura la bacca di colore tendente al rosso. Ideale per siepi basse, anche in vaso.

Consigli per coltivare l’Evonimo

L’Evonim,o dal nome scientifico Euonymus Japonicus Bravo, è una pianta dalla forma eretta, vigorosa e molto ramificata. Preferisce un’esposizione a pieno sole. I suoi fiori spuntano a fine aprile, sono molto semplici e di colore verde, per questi motivi non si notano particolarmente. Seguono i frutti nel mese di ottobre. Si può utilizzare l’Euonymus Japonicus Bravo come cespuglio o come siepe.

Come piantare l’Evonimo

La messa a terra dell’Evonimo può essere effettuata in ogni periodo dell'anno. Bisogna scavare una buca grande almeno il doppio del pane di terra e porla in dimora senza vaso. La terra rimossa va mescolata con del terriccio universale nel caso sia molto argillosa, e successivamente ricoprire le radici. Per creare una siepe, l’arbusto dovrà essere piantato almeno a 1 metro di distanza dagli altri. Dopo la piantagione, è consigliato irrigare abbondantemente.
L’Evonimo cresce senza problemi in tutti i terreni, l’importante è che siano ben drenati, proprio perché il nemico peggiore della pianta è il ristagno idrico.
Per quanto concerne il concime, bisogna usare quello organico a lenta cessione all’inizio di marzo e di agosto. La siepe o il cespuglio di Evonimo va potato una volta l'anno, nel mese di maggio.

Parassiti e malattie dell’Evonimo

L’Evonimo può essere colpito dalla cocciniglia bianca. Per prevenire l’attacco di questo parassita che si nutre della linfa della pianta, è necessario usare un antiparassitario o optare per coccinellidi che si nutrono di cocciniglia bianca, come ad esempio il Cryptolaemus montrouzieri.